In archivio gli spettacoli e performance prodotti da Pluraldanza dal 2004 al 2017. Per consultare il lavoro svolto nell’ambito della danza educativa vai a
2017 – – Kintsugi, cicatrici preziose
Kintsugi, cicatrici prezionse: vuole celebrare il potere politico della fragilità, la sua bellezza e la sua forza generatrice. Kintsugi è l’arte giaponese che trasforma le ceramiche frantumate in oggetti preziose. Con le arti che noi amiamo – danza, poesia e pittura – abbiamo voluto esercitare uno sguardo positivo verso la resistenza contro la violenza domestica che molte donne praticano, per rendere comprensibile e triunfante la loro rebellione, e per mostrare il cambio epistemico che dire no, come un atto non violento comporta. Questa è una revoluzione culturale per tutta la nostra società, no l’atto eroico di un singolo individuo.
Kintzugi: cicatrici preziose, precious wounds wants to celebrate the political power of vulnerability, its beauty, and its empowering force. Kintzugi is the Japanese art that turns broken ceramics into more precious art objects. With the arts we love – dance, poetry and painting – we wanted to cast a positive glance upon the resistance to domestic violence that so many women practice, to make their rebellion understandable and triumphant, and to show the epistemic change that saying no as a just and nonviolent act entails. This is a cultural revolution for our entire society, not the heroic act of a single individual.
Ideazione Giovanna Covi, danza e coreografia Rosa Edith Tapia Pena, testi e lettura Lisa Marchi, pittura Riccarda Chistè.








2015 – La felicità scivola fra le dita
In scena un dialogo a due voci fra Lisa Marchi e Rosa Tapia che rende il pubblico partecipe della magia prodotta dal connubio della letteratura con la danza.

Il lavoro è nato dalla lettura condivisa di La felicità scivola tra le dita della scrittrice libanese residente in Québec Abla Farhoud. Un testo ibrido, scritto in francese ma impregnato di una lingua ‘sotterranea’ – l’arabo – che di tanto in tanto riemerge in superficie sottoforma di proverbi, massime e brevi racconti popolari. Dice Lisa Marchi, “Farhoud tratta temi universali quali la vecchiaia, la malattia e la violenza, e ci presenta la pazienza non tanto come virtù, ma piuttosto come pratica, non come mera rassegnazione o sopportazione passiva, ma piuttosto come affetto dinamico di un soggetto che lavora un affetto dunque quasi politico che assume talvolta le sembianze di una vera e propria forma di resistenza”. In scena Marchi entra nella trama del romanzo a partire della domanda: ha ancora senso oggi parlare di pazienza o la pazienza è piuttosto un affetto antiquato, fuori moda, che dobbiamo necessariamente accantonare? La danza segue passo dopo passo il lento e paziente lavoro della scritrice “traducendo” il romanzo in movimento. Una ricerca attorno alle equivalenze fra tempo del raccontato e tempo dell’azione, fra assonanze e dinamiche cinetiche, fra modi di dire e gesti, per poi intrecciare insieme tutto il materiale e tessere un testo in movimento. Al centro dell’azione Dounia, la protagonista indiscussa del romanzo.




2013 – Il segreto dei Monti Pallidi

Sulle Dolomiti vive in piena solitudine una donna depositaria delle antiche leggende. Stanca dell’invasione di équipes di scienziati, dissemina il territorio di trappole.
Un giorno arriva una ricercatrice bizzarra che da anni studia la formazione geologica delle Dolomiti e incappa nei trabocchetti della guardiana della montagna. Fatta prigioniera è costretta ad ascoltare le storie che alimentano da secoli il mito di quei luoghi. Si salverà solo quando riuscirà a trasformare in un racconto le sue teorie scientifiche.
Regia Rosa Tapia, sceneggiatura Alessandra Henke, danza e recitazione Rosa Tapia e Sara Rosa, scenografia Salvatore Finocchiaro, disegno luci Stefano Mazzanti, consulenza scientifica Marco Avanzini, produzione Pluraldanza e Teatro delle quisquilie con il sostegno di MUSE.
2011 – Vidas
Quattro donne e quattro storie diverse si raccontano utilizzando in modo personale gli elementi scenici, unico collante di questo mosaico di emozioni. Con la danza si tenta di costruire un patrimonio affettivo a partire dalla memoria dei sentimenti delle donne che sia comunicabile a tutti, al fine di muovere i ricordi emotivi, le memorie di relazioni o di esclusione che sedimentate rimangono mute e non costituiscono esperienze riconoscibili e pertanto fonte di sapere per altre e altri.




Coreografia e danza Sabrina Campagna, Sonia Migliorati, Gloria Potrich, Rosa Tapia voce e live electronics Roberta Rigotto.scenografia Rosa Tapia, produzione Pluraldanza e Il teatro delle quisquilie. Si ringrazia SIL – Società Italiana Letterate di Trento.

2009 – Zig Zag, un destino che divaga
La vita è un intenso divagare, nello stretto spazio di una valigia portiamo storie, ricordi, passioni, frammenti di noi.




Il lavoro è nato all’interno di un laboratorio di arazzi in lana cotta e colore diretto dall’artista Renata Mariotti e con la partecipazione di un gruppo di donne. Obbiettivo era di condividere storie, narrazioni, vissuti e fissarli negli arazzi per poi portare in scena questa esperienza di comunità.
Laboratorio Alexa Aguilar, Fragueiro Marcela Fragueiro, Rosa Quintuña, Mariapia Pichemstein, Norma Tutillo, Marina Romani, Carla Girelli, Khadija Benjrhad, Aziza Chourifi, Khadija Amhal, Rita Feretti, Bruna Denicolò, Rita Ioni, Cecilia Lotero. Conduzione del laboratorio Renata Mariotti. Organizzazione Ass Villazzano Tre, Ass. Il Gioco degli Specchi. Con il supporto del Polo Sociale Oltrefersina di Trento. Coreografia e interpretazione Rosa Tapia.
2009 – Un sacco di libri
Uno spettacolo per bamnnini in cui due personaggi bizzarri vivono sospesi in un mondo fuori dal tempo, un mondo intessuto di storie delle quali loro sono narratori e protagonisti. Giocose e poetiche situazioni che nascona dai libri… un sacco di libri. Tante storie come tante sono le voci dei vari autori di leteratura migrante e non solo dai quali provengono i testi. Non storie animate, ma l’anima delle storie, a volte raccontate con parole a volte con la danza.


Idea Rosa Tapia danza e coreografia Rosa Tapia e Iosu Lezamata, testi M.R. Cutruffelli, I. Allende, R. Kubati, C. Abate. Produzione Pluraldanza con il sostegno del Teatro delle quisquilie.
2008 – In time out
In una continua ricerca di utopistica trasformazione, quattro persone sono prese dal tempo di oggi, questo tempo di non avere mai tempo, confondendo attività con assurda agitazione. Collaborano assieme confrontandosi con gli altri e con se stessi, in un rapporto dinamico con il corpo e lo spazio.




Coreografia Erica Zueneli e Olivier Renouf, tratta da Time Out della compagnia L’Yuese, con Gabriella Venturi, Rosa Tapia, Claudia Petroni, Iosu Lezameta, progetto Rosa Tapia, foto Peppi Gander, produzione Sullasogli e Teatro Pratiko.
2005 – Caminante



